- Si ha diritto alla detrazione per i mobili se i lavori di ristrutturazione sono già terminati? Basta comprarli entro il 31 dicembre 2016, anche a ristrutturazione conclusa?
Dato
che il decreto fa riferimento alle spese di ristrutturazione
documentate e sostenute dal 26 giugno 2012, indipendentemente dalla data
di inizio e fine lavori, si ritiene che l’acquisto di mobili sia
detraibile, purchè la spesa sia sostenuta entro il 31 dicembre 2016.
- Si possono detrarre le spese per l’acquisto di mobili in una casa che non è stata ristrutturata?
La risposta è no.
No, perché il bonus è collegato solo alle ristrutturazioni edilizie e non al risparmio energetico.
La risposta è no. La fattura fiscale va richiesta al momento della stipula dell'ordine di fornitura dei mobili. Pertanto se il cliente non ha richiesto la fattura immediatamente, l'ordine dei mobili procede con emissione di regolare scontrino fiscale, con relativa impossibilità di detrazione fiscale.
I pagamenti possono avvenire attraverso sistemi tracciabili. Ci sono tre modalità che la Legge consente:
- Per mobili si intendono solo quelli fissi, come la cucina e gli
armadi a muro, o anche quelli di arredamento come tavoli, sedie e
poltrone?
Sono inclusi tutti i mobili fissi e non fissi. Ad esempio cucine, armadi, camere, camerette, ingressi, soggiorni, tavoli, sedie ed anche i grandi elettrodomestici a risparmio energetico da inserire nella cucina.
- Si possono detrarre le spese per l’acquisto di mobili per un
appartamento nel quale siano stati svolti solo lavori di ordinaria
manutenzione, come la levigatura di un pavimento?
No, perché il decreto parla chiaramente di manutenzione straordinaria. Per un elenco completo di tutte le opere di manutenzione straordinaria e/o ristrutturazione Vi consigliamo di consultare il sito dell'Agenzia delle Entrate.
- Il bonus mobile vale solo per l’arredamento dei vani che sono stati ristrutturati?
No
vale per tutta la casa: se si ristruttura l’impanto idrauilico e si
rifanno il bagno e la cucina, si può portare in detrazione un divano
nuovo. Pertanto anche ristrutturazioni o manutenzioni Straordinarie di piccolo impatto (purchè effettuate seguendo le procedure indicate dalla Legge sulla detrazione fiscale) danno diritto all'incentivo anche sui mobili.
- Se una ragazza compra la cucina per una casa ristrutturata dal suo fidanzato, potrà chiedere per sé il bonus mobili?
No, perché ne beneficia il soggetto che ha ottenuto la detrazione per per la ristrutturazione.
- L’Iva per i mobili resta al 22 per cento?
Sì, l'IVA per l'acquisto dei mobili è del 22%, salvo eventuali aumenti dell'aliquota.
- Chi esegue i lavori di ristrutturazione in prima persona ha diritto al bonus mobili?
Sì,
a patto che sia in regola con i permessi in materia e abbia diritto
alla detrazione per ristrutturazione per quanto riguarda l’acquisto dei
materiali.
- Il bonus di 10.000 euro è in aggiunta al massimale di 96.000 per la ristrutturazione o è compreso?
È in aggiunta. Ovviamente per € 10.000 si intente il limite massimo di spesa per cui è prevista la detrazione del 50% pari quindi ad un massimo di € 5000 di "risparmio fiscale". Nulla vieta il cliente ad un acquisto superiore ad € 10.000, ovviamente la detrazione massima potrà essere sempre di € 5000.
- Spesso i mobili si comprano facendo ricorso al credito al consumo. Si ha lo stesso diritto al bonus in questo caso?
Si, è possibile accedere alla detrazione fiscale anche finanziando l'importo della spesa con un apposita pratica di finanziamento. Per cui oltre al pagamento con bonifico bancario, carta di credio e bancomat è anche possibile rateizzare l'importo acquistato con un finanziamento. Chiedete in negozio maggiori informazioni.
- Se una persona ha due appartamenti e li ristruttura entrambi, ha diritto al bonus mobili per tutti e due?
Secondo
gli esperti di Federlegno, dato che lo scopo della norma è stimolare i
consumi, il bonus è legato a ogni singolo appartamento e quindi si
possono chiedere due detrazioni.